Il Piano Transizione 5.0 è realtà, debutto ufficiale con il Decreto Pnrr

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Il Piano Transizione 5.0 è realtà, debutto ufficiale con il Decreto Pnrr

L’entrata in vigore del Decreto Pnrr, annunciato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2024, segna un importante passo avanti per l’innovazione in Italia. Questo decreto, noto come Dl n. 19/2024, porta con sé le disposizioni operative del Piano Transizione 5.0, introducendo un nuovo credito d’imposta destinato agli investimenti nel biennio 2024-2025, volti alla trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane.

 

Chi può beneficiare di questa agevolazione? Praticamente tutte le imprese con sede in Italia, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come nel caso di aziende in liquidazione.

Questo nuovo bonus è pensato per gli investimenti in nuove tecnologie che aiutano le aziende a risparmiare energia. Si applica a nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 in strutture produttive italiane, a condizione che comportino una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% (o del 5% se calcolato sul processo programmato per l’investimento). Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e strumentali nuovi.

Inoltre, il credito d’imposta copre anche le spese per la formazione del personale su tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica. Questa formazione deve essere svolta da soggetti esterni all’azienda.

 

I tassi di agevolazione variano in base all’entità degli investimenti:

 

35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro

15% per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro

5% per investimenti superiori a 10 milioni di euro, fino a un massimo di 50 milioni di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa  beneficiaria.

 

Tuttavia, il tax credit può aumentare fino al 40% e 45% in caso di riduzione dei consumi energetici superiori al 6% e 10% rispettivamente, calcolati su base annua.

Per ottenere il credito d’imposta, le imprese devono presentare una richiesta telematica utilizzando il modello standardizzato fornito dal Gestore dei servizi energetici (Gse) e la documentazione richiesta. Il Gse, dopo aver verificato la documentazione, invia l’elenco delle imprese idonee al Mimit, specificando l’importo prenotato.

 

Il credito d’imposta può essere utilizzato solo in compensazione tramite modello F24 presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Eventuali residui possono essere utilizzati nei periodi d’imposta successivi in cinque quote annuali di pari importo.

 

Le modalità operative del credito d’imposta saranno stabilite da un decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sentito il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Questo decreto sarà fondamentale per garantire l’efficacia del Piano Transizione 5.0, consolidando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nell’economia italiana.